giovedì 28 febbraio 2013

La colazione perfetta!

Eccoci qua ,Venerdì, in men che non si dica, è arrivato.
Qui da me non è un gran Venerdì, il cielo è molto coperto e nuvoloso ma è una giornata in cui posso rilassarmi e questo la migliora decisamente.
Mancano oramai solo più tre giorni alla partenza per Londra e non sto più nella pelle, riuscire ad andare finalmente in Inghilterra mi pare un sogno.
Proprio perchè sto parlando di sogni, e io i sogni li associo ai dolci, ho deciso di pubblicare in questi due giorni due torte, una molto croccante, l'altra più morbida: la cheesecake.
La cheesecake è nel forno proprio in questo momento quindi la pubblicherò domani ed oggi qualcosa di croccante: una torta crumble di pere!

"Crumble" era una parola che sentivo nominare spesso su riviste, programmi e quant'altro ma non mi ci ero mai cimentata, beh dopo questa torta ne sono rimasta entusiasta: dentro morbidissima, che si scioglie in bocca, fuori croccante e burrosa.
Beh non vi trattengo con altre descrizioni golose, ecco la ricetta!
Torta crumble di pere e mandorle
270 gr di farina
lievito vanigliato
1 uovo
1 tuorlo
60  gr di zucchero 
160 gr di burro
un pizzico di sale
2 pere grosse
120 gr di mandorle 
1 arancia
mezzo limone
80 gr di zucchero di canna
zucchero a velo per spolverare

Ponete il lievito e  180 gr di farina in una ciotola, aggiungete 30 gr di zucchero, un pizzico di sale, le uova e 80 gr di burro ammorbidito a dadini. Iniziate a impastare fino a ottenere un impasto omogeneo.
Avvolgetelo nella pellicola e ponetelo a riposare per 30 minuti in frigorifero.
Nel frattempo, sbucciate le pere e tagliatele a dadini, mettetele in una ciotola e irroratele con il succo di mezzo limone, aggiungete 30 gr di zucchero, la buccia grattugiata dell'arancia e 40 gr di mandorle tritate.
Recuperate la frolla dal frigo e tiratela con il mattarello fino a farla diventare del diametro della vostra tortiera, cercate di non farla troppo sottile.
Rivestite la tortiera con la carta da forno e adagiateci la pasta, bucherellatela con una forchetta e riempitela con il composto di pere.
Fate ora le briciole: lavorate con la punta delle dita 90 gr di farina con lo zucchero di canna e il burro tagliato a dadini (lasciato fuori dal frigorifero per un po') fino a formare delle grosse briciole. Aggiungete le mandorle rimanenti spezzettandole grossolanamente con un coltello e distribuite le briciole sulle pere. Fate cuocere a 180 gradi per circa 35 minuti, poi sfornate, lasciate intiepidire e spolverizzate con zucchero a velo.
Ottima :)

Buona colazione, 
Valerie

martedì 26 febbraio 2013

Un morbidissimo sformato

Buongiorno a tutti voi :)
Oggi è un giorno veramente strano, combattuto tra la felicità e l'abbattimento morale, la felicità rappresentata dal sole che ha finalmente fatto capolino nel cielo e un po' di tristezza data dai soliti problemi che bisogna affrontare ogni giorno. Ma in fondo non è nient'altro che la normalità, così, per farmi passare i brutti pensieri, mi sono messa tra i fornelli per fare una torta un po' elaborata.
Ora è in forno quindi non ve la posso proporre di oggi ma vi proporrò un antipasto, frutto di un esperimento domenicale ben riuscito.
Buono e facile da fare, un bello sformato di verdure (o flan se preferite).
Io l'ho fatto con zucchine e porri ma potete sbizzarrirvi e scegliere cosa volete (i cardi sono un'ottima alternativa), perfetto da abbinare con una bella fonduta. 


Per motivi di praticità ho optato per uno stampo lungo da plumcake ma i pirottini monoporzione rendono veramente tanto.
Ecco gli ingredienti :)
3 zucchine grosse
2 porri
parmigiano grattugiato 3 cucchiai
5 uova
1 cucchiaio olio d'oliva
1 noce di burro
1 spicchio d'aglio
250 gr di ricotta
sale e pepe q.b.

Per prima cosa lavate le verdure e tagliatele, il porro a rondelle e le zucchine a dadini.
Mettete a scaldare un filo d'olio in una padella con l'aglio in camicia e fateci saltare le zucchine, dopo poco aggiungete anche i porri e, se serve, un po' d'acqua. Non fatele cuocere troppo, la verdura non deve diventare troppo molle e le  zucchine devono rimanere verdi. Salate, pepate, spegnete il fuoco e fate raffreddare.
In una terrina mettete le uova, la ricotta, il parmigiano (volendo anche del prezzemolo tritato) e mescolate il tutto, salate e aggiungete le verdure. Riempite lo stampo, precedentemente imburrato, fino a tre quarti del suo volume e far cuocere in forno statico a 180 gradi a bagnomaria per 30 minuti.

Come avete visto, questa ricetta è veramente velocissima ma vi farà fare un figurone, inoltre è una preparazione"base" visto che potete aggiungere le verdure che volete, qualche cubetto di formaggio, di prosciutto, insomma potete veramente divertirvi.
Per la cottura a bagnomaria qualche piccolo accorgimento: non abbiate fretta di far cuocere lo sformato, questo è un tipo di cottura piuttosto lento, l'acqua non deve mai bollire e, lo sformato, non deve mai gonfiarsi se no vi si sgonfierà appena lo tirerete fuori.
Buon appetito,
Valerie :)

lunedì 25 febbraio 2013

Un polpettone regale!

Lunedì! Oggi ricomincia la settimana e bisogna dimenticarsi degli ozi del weekend per concentrarsi sui giorni che ci mancano al prossimo Sabato! Un Sabato che, per me, sarà particolarmente speciale poichè Domenica partirò per l'Inghilterra e starò via un'intera settimana.
Non esagero quando dico che è veramente un sogno, ho sempre desiderato andare in Inghilterra (e a Londra!) ma non ne ho mai avuto l'occasione.
Quindi, tutto sommato, sono abbastanza contenta che oggi sia Lunedì perchè sempre meno giorni mi separano dalla partenza. Se anche voi avete in programma un viaggio o qualcos'altro che aspettate particolarmente capirete il mio stato d'animo e, per tutti gli altri, oggi ho da proporvi una ricetta favolosa (giusto per iniziare bene la settimana).
Parlo del polpettone che, però, è fatto un po' diversamente. Io ho sempre inteso il polpettone come quella sorta di grossa polpetta (rendo l'idea no?) che si può far rosolare o cuocere in forno.
Girovagando su internet ho trovato delle versioni alquanto interessanti che prevedevano di avvolgere la nostra "grossa polpetta" dentro delle fettine di carne di vitello.
Mi è sembrata un'idea favolosa e l'ho subito cucinata: un vero successo.

Vi dirò di più: normalmente, quando si cucina un piatto di carne e si ha bisogno del brodo lo si fa di carne ma io, in questo caso, non ne avevo la possibilità e l'ho fatto con un brodo vegetale, vi assicuro che era ottimo anche il sugo, forse meno saporito ma veramente buono.
Quindi ecco la ricetta.
Per sei persone:
1 pagnottina (utilizzeremo solo la mollica)
Parmigiano reggiano 100 gr
Foglie del sedano o prezzemolo 2 cucchiai
Salsiccia 150 gr
Vitello (carne tritata) 250 gr + 3 fette (circa 450 gr)
Uova 2
Aglio 1 spicchio
Noce moscata: un pizzico
sale e pepe q.b.
Rosmarino, timo tritati (quelli in barattolo per intenderci)
Brodo vegetale 300 ml
Burro  30 gr
Farina 2 cucchiai
Salvia qualche foglia
Olio q.b.

Prendete una ciotola capiente e ponetevi la carne tritata, la salsiccia sgranata , il parmigiano, le uova, mezzo spicchio d'aglio tritato, le foglie del sedano tritate, il pane spezzettato, il sale, il pepe e la noce moscata.
Impastate bene fino a ottenere un composto omogeneo poi formate un cilindro lungo circa 25 cm quindi mettetelo da parte.
Prendete le tre fette di vitello e battetele con un batticarne per assottigliarle, disponetele l'una vicino all'altra, facendole accavallare leggermente e poneteci in centro il polpettone, legate poi tutto con lo spago da cucina.
Prendete il vostro polpettone e cospargetelo con un po' delle vostre erbe tritate oltre che con l'altro mezzo spicchio d'aglio tritato poi salatelo e pepatelo.
Sciogliete il burro con un po' d'olio e le foglie di salvia e rosolate il polpettone su tutti i lati (tranne quelli corti), unite poi due mestoli di brodo, coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 1 ora (anche solo 50 minuti), girando di tanto in tanto il polpettone.
Se il sugo si dovesse asciugare aggiungete altro brodo. Trascorsa l'ora (o anche un poco prima) fate il test dello stuzzicadenti infilandolo nella carne: se vi uscirà un liquido rosa vuol dire che non è ancora cotto, se il liquido sarà trasparente è pronto.
Vi consiglio di controllare un po' prima che sia trascorsa l'ora perchè, nel mio caso, dopo 50 minuti era cotto a puntino ma può dipendere da tanti fattori, comunque sempre meglio testare.
Mentre la carne riposa un attimo, preparate la salsa. 

Filtrate il sugo rimasto nella pentola e riaccendete il fuoco, aggiungete un cucchiaio di farina o due (a seconda di quanto è liquido) e spegnete dopo pochissimo, si dovrà solo addensare.
Se vi è rimasto poco liquido basterà aggiungere altro brodo oltre alla farina.
Il vostro piatto è pronto e scommetto che piacerà a tutti :)


Io l'ho accompagnato con un buon purè di patate, ottima di idea per un pranzo domenicale!

Buona settimana,
Valerie



domenica 24 febbraio 2013

E gli gnocchi li condiamo così...

Oggi finalmente sto meglio e, dopo due giorni di assenza ai fornelli, mi sono rimessa a impastare.
Approfitto dell'ora di lievitazione dei grissini per parlarvi del sugo con cui avevo condito gli gnocchi (ricordate? la ricetta la trovate sotto) e che vi avevo promesso.
Non è niente di complicato ma è molto gustosa e si sposa perfettamente con gli gnocchi!
Si tratta di un semplice ragù di salsiccia fatto alla piemontese, cioè con il vino rosso.

L'unica cosa su cui bisogna fare un poco attenzione è il sale visto che la salsiccia è già piuttosto salata di suo.
Ma vediamo gli ingredienti:
400 gr di salsiccia
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 carota
150 gr di pomodori pelati
due bicchieri e mezzo di vino rosso
un mazzetto di aromi (salvia, rosmarino ecc.)
olio q.b.
sale e pepe q.b.

Per prima cosa eliminate la pelle della salsiccia e sgranatela senza essere troppo precisi (ce ne occuperemo dopo), poi prendete carota, cipolla e sedano e sminuzzateli formando un trito.
Mettete un po' d'olio in una padella e aggiungete la salsiccia, fatela rosolare qualche minuto schiacciandola con una forchetta per sgranarla, poi aggiungete gli aromi e le verdure continuando a lavorare con la forchetta fino ad ottenere dei pezzetti di carne molto piccoli (il classico ragù insomma).
Questo è un trucchetto che ho imparato da poco, mi è stato insegnato a un corso di cucina che sto attualmente seguendo : per fare più velocemente si usa mettere il trito di verdure a rosolare per primo e poi aggiungerci la carne, le verdure ,però, rosolano molto più in fretta e quindi perdono gran parte del loro sapore che già non è spiccatissimo con la salsiccia. Questa "regola" vale anche per lo spezzatino oltre che per ogni tipo di ragù.
Quando il tutto sarà ben rosolato salate e pepate (tenendo conto della salsiccia che è già salata di suo) e aggiungete il vino rosso tutto in una volta.
è importante non aggiungere mai altro vino dopo la prima volta, se si asciugherà un po' basterà aggiungerci dell'acqua.
Quando il vino sarà un po' evaporato aggiungete il pomodoro e lasciate cuocere per circa un'ora; per far si che il sugo non si restringa troppo è meglio coprirlo con un coperchio lasciando solo una piccola fessura.
Alla fine della cottura, eliminate gli aromi e mantecate con un pezzettino di burro.
Et voilà, il sugo è pronto, e gli gnocchi pronti per essere conditi.

A presto,
Valerie

sabato 23 febbraio 2013

E la pasta all'uovo diventa..

Buon sabato a tutti!
Spero sinceramente che lo stiate passando meglio di me, che approfitto di un momento senza troppa febbre per scrivervi.
Mi sembrava troppo triste postare la ricetta di una minestrina da malata e così ho deciso di optare per una cosa di cui vado molto fiera : la pasta all'uovo.
In questo caso la mia pasta si è trasformata in una meravigliosa pasta al forno con mazzancolle (i gamberi imperversano in questi giorni) e besciamella al curry.
La ricetta mi è stata ispirata da "Sale e pepe" a cui ho apportato solo qualche modifica.
Ma andiamo con ordine, ecco la ricetta della mia pasta all'uovo:
Ingredienti:
5 etti di farina 00
5 uova
un pizzico di sale

Disporre la farina a fontana su un asse di legno, romperci dentro le uova e aggiungere il pizzico di sale.
Iniziare a lavorare solo le uova con le dita  incorporando mano a mano un po' della farina attorno poi ,quando avrete creato una sorta di "pappetta", iniziate a impastare (eviterete così l'effetto "uova che sgusciano da tutte le parti").
Formate una palla e avvolgetela nella pellicola, fate riposare in frigo mezz'ora.
Tirate fuori la pasta e ritagliatene delle strisce che passerete nella macchinetta fino a ottenere una sfoglia piuttosto sottile (io di solito la passo al penultimo grado).
Quando avrete ottenuto dei pezzi come quelli in foto tagliateli (con l'aiuto di una rotellina) per formare delle lasagne.
Ed ora, la parte più gustosa, vediamo gli ingredienti!
Per 4 persone:
700 gr di mazzancolle
50 grammi di farina
3 dl di latte
1 cucchiaio di curry 
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio extravergine
30 gr di burro + un po'
sale q.b.
pepe q.b.

Per prima cosa sgusciate le mazzancolle, mettete poi in una padella l'olio e l'aglio in camicia, aggiungete i crostacei e lasciate cuocere per qualche istante.
Preparate ora la besciamella. In una pentola fate scaldare il latte, in un'altra fate sciogliere il burro e aggiungete poi la farina mescolando subito con una frusta fino a formare una cremina senza grumi.
A questo punto iniziate aggiungete il latte e continuate a girare finchè non si addenserà, per ultima cosa aggiungete il curry, salate e pepate, date un'ultima mescolata e spegnete il fuoco.
A parte fate sbollentare per 30 secondi le lasagne.
Ora possiamo iniziare a comporre il tutto!
Imburrate una teglia e fate un leggero strato di besciamella, poi uno di pasta e un altro di besciamella, sopra questo mettete le mazzancolle e proseguite fino ad esaurimento ingredienti.
Concludete con uno strato di besciamella che cospargerete con del pangrattato e dei fiocchetti di burro.
Fate cuocere a 180 gradi per una quarantina di minuti e, appena un minuto prima della fine, accendete il grill per farla gratinare un po'.

Vi assicuro che è veramente ottima, buon appetito e buon sabato sera,
Valerie

venerdì 22 febbraio 2013

Tra una vongola e un gambero, un boccone tira l'altro!

Buonasera a tutti quanti,
oggi, per la prima volta parlerò di una ricetta che in questo momento non mi attirerebbe per niente, ma non preoccupatevi, è solo perchè ho la febbre..
Purtroppo sono stata anche io colpita da questa "epidemia" e ho trovato il coraggio di alzarmi dal divano solo per scrivere la ricetta del giorno.
Oggi festeggiamo, perchè la settimana è quasi finita (beato chi potrà uscire) ed è tempo di un piatto buonissimo ma veloce da preparare (perchè c'è ancora il Sabato da scontare).
Vi sto parlando di delle semplici linguine con gamberi e vongole, senza pomodoro (io la preferisco così solitamente) e con un po' di vino bianco che è immancabile questa volta.

Di solito molti pensano che cucinare il pesce sia lungo e difficile ma in questa ricetta, che prevede solo crostacei, la cosa più lunga sarà semplicemente sgusciare le vongole.
Partiamo dunque, con gli ingredienti per quattro persone:
1 chilo di vongole arselle (non veraci)
20 gamberi di taglia media sgusciati o no
un mazzetto di prezzemolo
mezzo bicchiere di vino
due cucchiai di olio
un bicchiere e mezzo d'acqua (piccolo)
4 etti di linguine (se mangiate solo questo)
uno spicchio d'aglio (facoltativo ma preferibile)
sale e pepe q.b.

Iniziamo! Ponete le vongole in acqua fredda circa un'ora, un'ora e mezza prima, poi scolatele e mettetele in padella con l'olio, l'acqua e lo spicchio d'aglio in camicia.
Chiudete il coperchio e aspettate 1 o 2 minuti finchè non si apriranno (potete dare una sbirciata), quando saranno aperte (attenzione a non lasciarle troppo) toglietele dal fuoco e sgusciatele mettendole in una tazzina a parte.
Filtrate il liquido rimasto nella padella per eliminare la sabbia e rimettete le vongole con il liquido sul fuoco, fate cuocere molto poco e aggiungete il vino.
Nel frattempo mettete su l'acqua per la pasta e salatela appena bolle.
Visto che i gamberi dovranno cuocere molto poco (30 secondi/1 minuto circa se sono precotti, due minuti / 1 minuto e mezzo se sono freschissimi quindi grigi) metteteli dopo il vino poi salate e pepate (il pepe rosa è il meglio!)
Quando il vino sarà un po' evaporato spegnete e coprite.
Scolate le linguine e fatele saltare con i crostacei, un secondo prima di spegnere mettete il prezzemolo tritato e spegnete.
Buon appetito :)
Valerie



giovedì 21 febbraio 2013

Un tutù di.. meringa!

Oggi vi propongo una ricetta a cui sono molto affezionata perchè è alquanto semplice ma buonissima e di grande effetto.
Sto parlando delle classiche pavlove, stavolta fatte in versione mini e guarnite con panna e frutti di bosco.


L'unico vero ostacolo di questa ricetta è l'uso della sac-à-poche ma ci si prende la mano piuttosto velocemente!
Ecco dunque gli ingredienti :
150 grammi di zucchero bianco + un po'
150 grammi di zucchero a velo
150 grammi di albume
2 scatole di lamponi e mirtilli
250 ml di panna fresca

Montate a neve ben ferma gli albumi insieme a metà dello zucchero a velo e metà di quello semolato (ci vorranno circa 10 minuti).
Quando saranno ben montati aggiungete il resto dei due zuccheri setacciandoli e amalgamateli con una spatola facendo ben attenzione a non smontare il composto.
Prendete ora della carta da forno sulla quale disegnerete 6 cerchi di 9 cm di diametro (potete aiutarvi con una tazza).
Riempite la vostra sac-à-poche con il composto di albumi e formate un cerchio che segua il tratto in matita, ripetete poi l'operazione tre volte formando tre cerchi l'uno sopra l'altro.
Ora che avete creato i vostri "gusci" infornateli nel forno caldo a 105 gradi per 75 minuti.
Al termine della cottura spegnete il forno e lasciate le meringhe al suo interno per una quindicina di minuti.
A questo punto estraetele e staccatele dalla carta forno facendo attenzione a non romperle.
Montate la panna con 2 cucchiai di zucchero semolato e riempite i gusci con questa.
Frullate 3/4 dei lamponi con due cucchiaini di zucchero e disponete un po' di questa crema sopra la panna.
Guarnite con qualche lampone e qualche mirtillo e spolverizzate di zucchero a velo.
Vedrete saranno una dolce delizia!
Buon appetito,
Valerie

mercoledì 20 febbraio 2013

Il sapore del fatto in casa non si scorda mai!

Durante la settimana è sempre un po' difficile avere il tempo per cucinare qualcosa di complesso o anche di semplice ma che necessiti di un po' di tempo.
Ecco perchè adoro così tanto la domenica, da quando ho scoperto la cucina non è più noiosa, anzi!
Rappresenta l'unico giorno in cui posso svegliarmi con calma e avere il tempo e la tranquillità di costruirmi un intero menù (che la domenica è sempre ben accetto).
Tutto questo discorso per presentare la ricetta che ho scelto di postare per prima, ovvero gli gnocchi!
La leggenda vuole che gli gnocchi, che sono una ricetta solitamente tramandata dalle nonne, vengano bene una volta si e una no e questo molto spesso perchè le ricette famigliari ,a volte, non hanno una lista ingredienti molto chiara.
A me, prima che la mostrasse mia nonna, l'ha insegnata un cuoco che dirige la scuola di cucina della mia città e che è un mago della pasta fatta in casa (come spero lo siano tutti i cuochi professionisti!).
Il segreto sta nel seguire bene tutti i passaggi e fare le giuste proporzioni, per il resto è una ricetta che vi darà tantissimo, chiedendovi poco!

Ed ora, bando alle ciance, ecco la ricetta :)
Ingredienti :
1 chilo e mezzo di patate circa (possono bastare anche un chilo e tre, vedrete poi il motivo)
250 grammi di farina
1 uovo
50 gr di parmigiano 
sale q.b.
un pizzico di noce moscata (avete visto come mi chiamo no?)

Lessate le patate in abbondante acqua salata, per circa 50 minuti da quando inizia a bollire. Fate in modo di avere patate più o meno della stessa grandezza e, se fossero molto diverse, tagliatele. Le patate migliori per gli gnocchi sono le patate gialle Bologna (qualcuno parla di patate rosse ma io non mi trovo benissimo, anche se è tutto relativo ovviamente). Quando le patate saranno pronte, scolatele facendo attenzione a non romperle troppo e sbucciatele, è molto importante che effettuiate quest'operazione quando le patate sono ancora belle calde quindi munitevi di uno straccetto o una presina per non rischiare un'ustione di terzo grado!
A questo punto trasferitevi su un piano di legno (come l'asse per la pasta all'uovo) e schiacciate le patate con uno schiacciapatate o con la forchetta (anche se non ve lo consiglio particolarmente).
A questo punto assicuratevi che le patate siano ben fredde e fate una palla che peserete sulla bilancia, dovrebbero essere circa un chilo di patate.
Allargate la vostra "palla" di patate e metteteci la farina.
Ecco, affrontiamo la questione "farina": la proporzione è di 250 grammi per chilo di patate quindi se avete più (o meno) patate rispetto a un chilo regolatevi di conseguenza, cercando di essere il più precisi possibile.
Rompete l'uovo in mezzo alla farina, aggiungete il sale, il parmigiano e la noce moscata, amalgamate con la farina e, quando avrete formato una "pappetta" di farina e uovo, impastate il tutto.
Dovreste ottenere un composto omogeneo e soffice, leggermente appiccicoso.
Mettete il vostro impasto da una parte con sotto un po' di farina e iniziate a tagliare delle strisce che allungherete con le mani formando come dei vermetti (non è necessario che siano molto lunghi).
Ora potete tagliarli della grandezza che volete e riporli da una parte (sempre con un poco di farina sotto!)
E adesso, munitevi di forchetta, che formiamo il vero gnocco! Infarinate la forchetta e poggiatela sul piano, prendete lo gnocco e passatelo sui rebbi utilizzando un solo dito senza premere eccessivamente (non deve trapassare la forchetta!)
Riponete gli gnocchi ottenuti su un canovaccio pulito e infarinato e preparatevi a lessarli!
Basterà metterli nell'acqua che bolle e aspettare che risalgano in superficie (fate in modo che siano un po' infarinati così non si attaccheranno).


Questa è la mia versione degli gnocchi, ci tengo a precisare che il parmigiano e la noce moscata sono tocchi in più che volendo si possono non mettere ma (a mio parere) gli danno un sapore ottimo e sempre delicato! Anche l'uovo non è obbligatorio ma degli gnocchi esistono molte versioni, io vi consiglio di provare anche questa visto che otterrete un ottimo risultato ma sono molto interessata a nuove ricette!
Per quanto riguarda il condimento, io li ho sposati con un ragù di salsiccia al vino che posterò molto presto :)
Spero che la ricetta vi sarà utile e che vi piacerà e non esitate a scrivermi se avete dubbi o problemi,
con affetto,
Valerie




Che fatica!

Lo devo ammettere, Internet non è esattamente la mia specialità e lo dimostra il fatto che io abbia fatto moooolta fatica per capire come funzionasse questo mio nuovo "spazio".
Ma alla fine, eccomi qua!
Non mi dilungherò molto perchè, spero, imparerete a conoscermi con il susseguirsi dei miei post e delle mie ricette.
Perchè proprio di questo si parlerà in questo blog : cucina, cucina, cucina!
Prodotti, territori, ricette: tutto ciò che riguarda questo meraviglioso mondo è per me motivo di grande interesse e questo è ciò che mi ha spinto ad aprire il mio primo blog in assoluto.
Girovagando su internet mi sono imbattuta spesso in magnifici siti pieni di golosità e così ho pensato di imbarcarmi anche io in quest' "avventura".
Spero di avervi un minimo incuriosito e di avervi spinto a continuare a visitarmi (giusto ogni tanto :) ),
con affetto,
Valerie