Ero pronta per raccontare qualcosa del mio viaggio in Inghilterra ma, pensandoci, credo davvero che oggi non ci sarà spazio per alcuna ricetta perché, si, voglio fare le cose davvero bene.
Così vi scrivo dalla mia cucina: computer sul tavolo, grembiule indosso perché in forno c'è una torta e nel frigo un "futuro" arrosto che sta marinando e trovo davvero poetico raccontarvi di questo viaggio mentre un favoloso profumino si diffonde nella stanza.
Quindi, partiamo dall'inizio.
Partiamo dalla prima foto, scattata dall'areo, non un grande scatto a dir la verità, dettato più dall'agitazione e dalla trepidazione del momento.
In realtà, pensarci ora non è facilissimo ma, concentrandomi un momento, posso risentire la stessa sensazione e, credo che chiunque abbia viaggiato da solo nella propria vita, possa capirmi.
Per arrivare fino all'aeroporto di Bristol (che, diciamocelo, non è esattamente London Heathrow) ho dovuto cambiare ad Amsterdam, affrontando così due viaggi aerei nello stesso giorno.
Però, mica male per una che non si era mai occupata di mezzo viaggio prima d'ora!
Sull'areo da Amsterdam a Bristol ho avuto il piacere di conoscere una simpaticissima ragazza svizzera dalla parlata veloce e spigliata che mi ha dato il primo assaggio di cosa vuol dire dover parlare in inglese per farsi capire.
Il viaggio dall'aeroporto di Bristol fino alla mia casetta a Shirehampton (un piccolo quartiere di periferia) l'ho trascorso con occhi sognanti, cercando di fare un fermo immagine di ogni cosa che vedevo, ma anche parlando con un adorabile tassista che mi ha fatto un vero e proprio interrogatorio sulla mia vita.
Credo di poter dire che la mia esperienza sia iniziata proprio nel momento in cui ho suonato il campanello di quella casa stretta e lunga, appiccicata a una serie di edifici esattamente uguali.
Da questo momento in poi inizia tutto: la conoscenza della famiglia, una meravigliosa e tipica (in senso buono!) famiglia inglese che mi ha accolto davvero a braccia aperte; la conoscenza della mia compagna di stanza, Laura, ventiduenne spagnola con pochi aggettivi che potrebbero descriverla perché in questo caso dire "divertente" o "simpatica" è dire poco.
Da quel momento tutte le giornate sono fuggite veloci, tra nuove conoscenze, ispezioni della città sotto una pioggia scrosciante e risate con persone conosciute un giorno prima.
Non starò qui a dirvi quanto mi sia piaciuta Bristol, anche perché, da quanto ho potuto vedere, ogni cittadina inglese ha le sue particolarità ed è speciale a modo suo (almeno dal punto di vista di un italiano) ma io ne sono rimasta davvero colpita.
Sarà stato merito del fiume che attraversava la città e che è stato compagno di lunghe passeggiate, sarà stato merito della strada che ogni giorno percorrevo per arrivare fino a scuola oppure dello spettacolo visto al "Festival dei Balloon" dove più di 50 mongolfiere si sono alzate insieme nel cielo.
Una mongolfiera che riproduceva quella vista in "Up" |
Oltre a Bristol, ho avuto il piacere di visitare anche Oxford e Cardiff, capitale del Wales, che mi hanno affascinato entrambe, anche se in modi diversi.
Oxford |
Anche se non è proprio un Orgoglio e Pregiudizio anche Harry Potter fa la sua parte in questa città: visitando il college principale potrete camminare nella famosa sala da pranzo del giovane maghetto e comprare centinaia di cianfrusaglie a lui ispirate.
La musica cambia parlando di Cardiff che mi ha veramente affascinato.
Anche se parliamo del Galles, in questa città si respira comunque l'aria di una capitale che però non perde quel tipico fascino british che caratterizza anche il più piccolo villaggio di periferia.
Visuale del castello di Cardiff |
Che dire, sicuramente avrete intuito il mio entusiasmo per tutto ciò che riguarda l'Inghilterra e devo davvero trattenermi per non realizzare un post lunghissimo su queste due settimane.
Come sempre, se qualcuno di voi dovesse capitare dalle parti di Bristol e volesse avere qualche informazione in più su dove mangiare, cosa vedere e cosa fare non si faccia problemi a scrivermi, sarò più che felice di ricordare questi luoghi,
Ora scappo perché la mia torta è pronta e perché la nostalgia mi sta raggiungendo veloce, ottimo motivo per lasciarvi con una foto della passeggiata sul fiume di Bristol, uno dei luoghi che mi mancheranno di più.
Spero di avervi passato almeno un po' di questa magia.
Un bacio,
Valerie :)