domenica 25 ottobre 2015

Gnocchi con pomodorini confit, bottarga e stracciatella.

21 Maggio 2015. Primo giorno di lavoro, primo giorno in cucina.
Percorro il corridoio buio, dall'odore indefinito, passo davanti alla lavanderia, alla pasticceria e finalmente arrivo alla partita degli antipasti.
Qui inizia la mia prima stagione lavorativa. A riparlarne mi viene un nodo in gola, come ce l'avevo quella mattina: un po' d'ansia, di preoccupazione.
Quante altre volte sarei passata da quel corridoio buio: di mattina, alle sette, per fare le colazioni, di notte, dopo un'uscita con gli amici.. Quante volte avrei odiato quella strada pensando che tutto stava andando storto e quante volte l'avrei percorsa con un sorriso.
La mia estate è stata così: un turbinio di emozioni.
All'inizio è stato difficile, non lo nego. A Giugno tutti mi dicevano che il peggio doveva ancora arrivare ma, per fortuna, da lì tutto è migliorato.
Ho iniziato ad avere più consapevolezza di ciò che dovevo fare e, sopratutto, ho iniziato a conoscere la cucina in cui operavo.
Ho anche iniziato a conoscere le persone intorno a me. Persone speciali con cui è stata una gioia condividere tutto questo tempo.
Il mio è un lavoro fatto di conoscenze effimere. Ti leghi alle persone pur sapendo che, presto o tardi, dovrai abbandonarle. Dietro ogni abbraccio, ogni bacio, ogni promessa c'è la quasi assoluta certezza che non vi rivedrete. C'è chi sceglie, per questo motivo, di non legarsi, di tenersi alla larga da tutto e da tutti.
Io, francamente, non ho mai fatto questa scelta. Ho conosciuto persone che mi hanno dato tanto e che mi è spiaciuto lasciare ma tornassi indietro, posso dirlo, rifarei tutto.
Questo post è un random di pensieri che mi frullano in testa dopo una giornata passata nella mia casalinga cucina a preparare roba non poi tanto casalinga..
Ogni tanto chiudo gli occhi e mi sembra di essere ancora lì, in quel buio corridoio che portava alla cucina, ogni tanto mi sembra di sentire ancora il rumore di lavatrici, l'odore acre che sfociava nel dolce profumo di caramello non appena entravi in pasticceria.
La magia della cucina è il continuo cambiamento che ti regala, il continuo passare dalla delusione alla gioia, dalla stanchezza all'energia, dalla negatività alla positività.
Rappresenta una scarica di adrenalina che ti corre lungo tutto il corpo ogni volta che arriva una comanda, rappresenta la lucida opacità che ti prende la mente mentre ripeti operazioni fatte mille volte, che ormai fanno un po' parte di te.
Niente mi regala le emozioni che mi regala la cucina e sono sempre più felice di aver intrapreso questa strada.

Gnocchi con pomodorini confit, bottarga e stracciatella.



Ingredienti per 4 persone:

1,3 kg di patate Bologna
250 gr di farina 00
1 uovo
sale q.b.
bottarga di Muggine 
1 burrata piuttosto grossa
1 kg pomodorini tipo Pachino
olio e.v.o. q.b.
erbe aromatiche q.b. (timo,aneto,rosmarino..)



Per prima cosa preparate i pomodorini confit: pesatene 500 grammi e lavateli. Tagliateli in 4, disponeteli su una placca con carta forno, spolverizzateli con zucchero a velo setacciato, sale e un trito di erbe aromatiche a vostra scelta.
Infornate a 130 gradi per due ore, fino a che non avranno spurgato tutta l'acqua.
Nel frattempo preparate gli gnocchi (il modus operandi lo trovate qui).
Preparate ora la "passata" di pomodori: tagliate i restanti pomodorini a metà e fateli cuocere in una padella con due cucchiai d'olio, aggiungete due cucchiaini di zucchero semolato e salate.
Fate cuocere fino a che non diventeranno morbidissimi, passate il sugo ottenuto al passaverdure (per eliminare le bucce) e regolate di sale se necessario.
Mettete su una pentola d'acqua piuttosto capiente, salate e tuffateci gli gnocchi.
Non appena verranno su fateli saltare in una padella con la passata di pomodoro dolce e i pomodorini confit, spegnete ed aggiungete abbondante bottarga.
Completate ogni piatto con della stracciatella fresca e servite subitissimo :)






Buon inizio di settimana, 
Valerie :)

venerdì 16 ottobre 2015

Calamaro ripieno di patate e pesto su crema di cavolfiore.

Ora posso dirlo davvero. La stagione è finita.
Vi scrivo da casa mia, ad Asti, durante la prima giornata di sole da quando sono tornata (cioè domenica scorsa)!
Devo ammettere di essere rimasta più spiazzata da questo ritorno di quanto pensassi.
A Rimini pensavo spesso a ciò che avrei potuto fare a casa ma poi mi sono ritrovata a passare il primo giorno sul divano a guardare tutto con aria un po' stupita.
Non è cambiato niente in realtà. Dopo 5 mesi posso dire che la casa è rimasta come l'ho lasciata e anche la mia famiglia (per fortuna!).
Ciò che veramente mi ha spiazzato è stato il tempo.
Mi ero abituata a far durare due ore come fossero un giorno intero. Mi ero abituata a considerare due ore di pausa un tempo veramente lungo, da sfruttare.
Avere di colpo 24 ore libere è stato uno shock. Le cose che avevo programmato di fare erano, si tante, ma così veloci.
Il primo giorno non ho toccato un fornello.
Sono rimasta a guardare la mia cucina, che conosco così bene in ogni suo angolo, con aria sospettosa.. "So ancora cucinare qui dentro?", "i piatti mi riusciranno bene di nuovo?".
Dubbi stupidi e inspiegabili.
Dubbi che potevo abbattere solo cucinando e cucinando.
Oggi, dopo quasi una settimana dal mio ritorno, la cucina sta tornando ad essere la "mia", sta tornando la sicurezza nel muoversi tra cassetti, utensili e fornelli che hanno visto nascere la mia passione.
E che hanno visto nascere il piatto che vi propongo oggi. Ci ho pensato un bel po'...
Come lo volevo? Complicato o "casalingo"? Ho optato per un piatto semplice ma buono e bello, che non guasta mai. I sapori sono alla portata di tutti, fatta eccezione per una nota amara, che si sente in sottofondo, data dalla passata di cavolfiore.. Proprio per questo motivo fate attenzione  e scegliete un cavolfiore fresco, bello.. se no la nota amara si sentirà più del dovuto!!!


Calamaro ripieno di patate e pesto su crema di cavolfiore.



Ingredienti per 4 persone:

4 calamari piuttosto grandi
1 cavolfiore piccolo
2 patate grandi
2 cucchiaini di pesto (possibilmente fatto in casa senza aglio)
olio e.v.o. q.b.
1 fetta di pane secco
sale q.b.
1 goccio di latte


Per prima cosa mettete a cuocere le patate con la buccia fino a che non saranno morbide.
Nel frattempo scaldate un filo d'olio in una pentola, unite il cavolfiore pulito, lavato e tagliato a tocchetti. Coprite con acqua a filo, salate.
Una volta che il cavolfiore sarà ben cotto unite un goccio di latte e frullate il tutto con un minipimer ad immersione. Assaggiate e regolate di sale.
Sbucciate le patate e schiacciatele, unite il pesto, un giro d'olio, aggiustaste di sale e mescolate bene con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.
Pulite bene i calamari eliminando l'osso e le viscere interne, spellatelo e sciacquatelo abbondantemente. Pulite anche le teste ottenendo i ciuffi che taglierete in 4 parti.
Frullate il pane secco finemente, ponetelo in una teglia con carta forno, condite con un filo d'olio e un po' di sale. Fate tostare a 200 gradi per 2/3 minuti.
Riempite i calamari con il composto di patate aiutandovi con una sac a poche. Ricordatevi di non riempirlo fino all'orlo poiché in cottura fuoriuscirebbe. 
Chiudete la sacca del calamaro con uno stuzzicadenti.
Scaldate una padella con un filo d'olio. Quando sarà ben caldo cuocete i calamari con i ciuffi sempre a fuoco alto (dovrete sentirli sfrigolare ben bene per avere una cottura perfetta).
Se userete calamari di pezzatura media/grossa ci vorranno circa 5 minuti, se ne userete di piccoli, invece, ne basteranno circa 3. Salate leggermente ed abbiate cura di rigirarli spesso per dargli una cottura uniforme e permettere la formazione della tipica ed invitante crosticina.
In un piatto piano ponete un po' di crema di cavolfiore, appoggiateci sopra il calamaro (che io ho preferito tagliare a grosse rondelle), spolverate di briciole di pane croccante, unite i ciuffi e completate con un filo d'olio.



Se vi piace l'idea di disporlo in questo modo abbiate cura di usare un coltello ben affilato, che riesca a fare un taglio netto e pulitelo dopo ogni rondella per non sporcare l'esterno della sacca.



Buon appetito e buon weekend,
Valerie :)